di Markus Zommermann
In una lunga “analisi” pubblicata su Legatv, il giornalista Andrea Leoni tira le orecchie a chi accusa l’iniziativa Ecopop di essere xenofoba e fascista:
“È imbarazzante notare come nella classe politica vi sia ancora chi pensa che, nel 2014 e con le informazioni a portata di click, si possa spostare un voto dando a qualcuno del fascista e del razzista. Come se questi fossero argomenti. In realtà si tratta solo di fumogeni per evitare di confrontarsi su un tema complesso e umanamente difficile da masticare: quello della sovrapopolazione”.
Leoni sembra fare il finto tonto: Ecopop è xenofoba e su questo non ci piove. Per dimostrarlo basta analizzare la modifica costituzionale che l’iniziativa propone: “In Svizzera la popolazione residente permanente non può crescere in seguito a immigrazione di oltre lo 0,2 per cento annuo nell’arco di tre anni”.
Ecopop sostiene che nel mondo siamo in troppi e presto lo saremo anche in Svizzera. Sostiene, rifacendosi alla teoria ottocentesca di Robert Malthus, che il genere umano si sta riproducendo troppo velocemente (e che deve essere fermato).
Ecopop però non parla di questo. Secondo Ecopop a essere “troppi” sono gli altri, non noi Svizzeri. Se Ecopop parlasse davvero di sovrappopolazione, la modifica costituzionale non farebbe riferimento all’immigrazione, ma si limiterebbe a proporre una crescita massima dello 0,2% per tutti: svizzeri, stranieri e immigrati. Ecopop è dunque semplicemente un’iniziativa xenofoba per frenare l’immigrazione con la scusa dell’ecosostenibilità.
“Ma noi Svizzeri”, dirà qualcuno, “facciamo meno figli”. Questo è vero. Ma se le cose dovessero cambiare? Se tra 10, 20, 30 o anche 100 anni dovesse esserci, come in altre occasioni storiche, un’esplosione delle nascite in Svizzera? Ecopop dovrebbe dunque spiegarci perché gli Svizzeri possono riprodursi in santa pace e in quantità industriale mentre gli Africani e gli Asiatici no. Perché? Perché Africani e Asiatici sono esseri inferiori? Perché noi siamo “padroni a casa nostra”?
Perché Ecopop prevede dei “programmi di pianificazione familiare” all’estero (distribuzione di preservativi, produzione di travel-pussy e bambole gonfiabili, educazione sessuale) mentre nulla prevede in questo senso in Svizzera? Perché Ecopop vuole togliere il 10% dei fondi destinati alla cooperazione internazionale allo sviluppo (che magari servono per costruire pozzi, scuole o migliorare la produttività dei campi agricoli nei Paesi del Terzo Mondo)? Ma soprattutto… perché Ecopop presenta una proiezione demografica (in cui si dice che entro il 2030 la Svizzera avrà circa 10 milioni di abitanti) e non spende neppure due parole per analizzare anche l’evoluzione economica, tecnica e produttiva che possiamo aspettarci nell’immediato futuro?
Malthus, nel 1850, sosteneva che eravamo troppi. Nel 1850 la Svizzera aveva 2,39 milioni di abitanti (e la quota di stranieri era del 2.9%). Oggi siamo oltre 8 milioni. Stiamo meglio oggi o nel 1850, quando i nostri bisnonni prendevano la nave verso la California o l’Argentina perché da noi ormai non crescevano abbastanza patate?
(Foto: Steve Jurvetson)