di Shevek
“Chiederò di aprire nonostante tutto alcuni di tavoli di trattativa su degli argomenti che ci stanno stretti, diciamo che vogliamo toglierci qualche sassolino dalle scarpe per fare in modo che le condizioni quadro dell’economia ticinese migliorino” ha spiegato Ambrosetti, aggiungendo che i temi sono molti: ecologia, finanze, tassazione delle imprese. “Noi difenderemo i nostri interessi”.
Queste le dichiarazioni di Franco Ambrosetti, presidente della Camera di Commercio, a TeleTicino, così come riportate oggi dal “Corriere del Ticino”. Traduzione: “Adesso hanno bisogno dei nostri soldi e noi li teniamo per le palle. Per cui passeremo a riscuotere”. È facile immaginare i benefici per i lavoratori, per l’ambiente, per il fisco, per la collettività. E tutto questo in conseguenza dell’esito del lungimirante referendum contro Expo 2015, che ha messo il Governo alla mercé dei finanziatori privati per non rimediare una figura pietosa di fronte al mondo intero. Per la serie: “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”.
Intanto noi ringraziamo chi ha voluto questo referendum e chi ha votato contro Expo. Ché poi ad aprile ce ne ricordiamo. Così, giusto per coerenza.