della Redazione
Di Corrado si può dire tutto, ma non che le manda a dire. E, quando le dice, è proprio esplicito. Così esplicito che lui, l’Oreste, s’è risentito. Giusto un pochino.
Superfluo aggiungere che qualcuno, grufolando nel pattume, ha trovato pane per i loro denti e cavalcato la polemica. Beninteso dando voce solo a chi gli garba. Cioè all’Oreste.
Domanda: ma allora l’Oreste è un tantino xenofobo oppure no? Mah!
Di sicuro c’è solo che l’Oreste è un amministratore della pregevole pagina Facebook Satira Ticino. Lo sappiamo perché a suo tempo si fece portavoce della richiesta delle dimissioni di Manuele Bertoli. Che cosa ciò avesse a che fare con la satira non è chiaro, ma transeat. Si vede che siamo stupidi noi, incapaci di comprendere la satira dell’Oreste.
Le persone si giudicano per quel che fanno. Ma anche per quel che non fanno. Per esempio, gli amministratori di Satira Ticino (Oreste compreso) tollerano post e commenti… come dire?… quanto meno discutibili. Noi ne abbiamo raccolto un florilegio esemplificativo in uno spazio che dedicheremo alla nefandezze nei social media. E lo terremo aggiornato: è una promessa. Perciò invitiamo tutti i lettori del GAS a spedire a gentecheaccende at gmail.com gli screenshot con le migliori performance pubblicate su Satira Ticino, ma anche altrove nei social media.
Non solo: se qualcuno si azzarda a intervenire su Satira Ticino per criticarne i post, anche in maniera pacata e civile, si trova nel migliore dei casi cancellati i propri commenti e nel peggiore bannato su due piedi. Le testimonianze sono innumerevoli.
L’Oreste tollera tutto questo. È xenofobo? È complice degli xenofobi? Lasciamo a te, lettore, l’ardua sentenza.