della Redazione
È un tormentone: il parcheggio in divieto di sosta del frontaliero. Il mattinonline ne ha fatto un nuovo genere giornalistico: pubblica una foto (di solito proposta dai lettori stessi) di auto parcheggiata in malo modo e la espone al pubblico ludibrio. Seguono grandi insulti spontanei nei commenti. Molto di rado ci schiaffano pure un’auto ticinese, giusto per non sembrare proprio proprio fissati, ma le auto italiane sono di gran lunga le più numerose.
Due sono i messaggi che passano, più o meno espliciti: i frontalieri violano le leggi svizzere, i Ticinesi invece sono quasi tutti ligi alle regole. Insomma, si colpevolizza un’intera categoria e si assolvono gli altri.
Lungi da noi l’intenzione di fare lo stesso. Tuttavia un contrappeso ci vuole. Perciò apriamo un nuovo spazio sul GAS: “Parcheggi ticinesi”. Ovvero: auto di indigeni parcheggiate “a cazzo di cane” (cit. René Ferretti).
Con ciò vogliamo sostenere che tutti i residenti parcheggiano male? Non sia mai! Il messaggio è più semplice: di stronzi è pieno il mondo, equamente distribuiti. E demonizzare solo alcuni è segno di disonestà intellettuale.
La rubrica, va da sé, è aperta ai contributi di tutti: spedite le vostre foto alla Redazione (gentecheaccende chiocciola gmail.com).