di Federico Franchini
Il Ministero pubblico della Confederazione è riuscito a dimostrare che Rihad Ben Häissa, ex vice-presidente di SNC-Lavalin, colosso canadese dell’ingegneria, si è arricchito illegalmente per 40 milioni di franchi. Il denaro è confluito su conti ginevrini. Oggi il Tribunale penale di Bellinzona ha condannato l’uomo a tre anni riciclaggio e corruzione. Il canadese pagò un figlio di Gheddafi per ottenere appalti nel settore della costruzione.
Pétrole algérien, comptes suisses et corruption
(Foto: Aaron Amat)