del Folletto Rosso
C’è un Ticino dal volto umano. È qualcosa che conforta. Lo abbiamo incontrato nel limpido e pacato comunicato del comune di Gambarogno nel quale, a chiusura di una pagina oscura della nostra piccola storia locale, si sottolinea anche, nella corretta scelta di scolarizzazione, il “carattere umanitario legato alla tutela e all’istruzione dei bambini” ecuadoriani. E anche riguardo ai genitori si rileva come “non abbiano mai causato alcun problema di ordine pubblico”. Significativa l’unanimità dei cinque municipali pur di partiti diversi: PLR, PS, PPD, Lega. Si badi bene: anche della Lega.
Un secondo elemento di conforto rispetto alla pagina buia scritta nella settimana dei Morti è l’appello con cui numerose personalità della Chiesa, del mondo civile e di quello politico chiedono perdono ai due piccini e ai loro genitori per il (mal)trattamento ricevuto.
Agli antipodi di queste pagine di umanità e dignità, i commenti cinici, falsi e cattivi di Gianni Righinetti sul “Corriere del Ticino” e di Gian Maria Pusterla sul “Giornale del Popolo”. A costoro basta rispondere con la citazione dell’interrogatorio di uno dei due papà:
“Il 6 settembre ha iniziato la scuola a Contone. Il bambino ha amici ed è felice”.
Era felice. Era.
(Foto: arissapereira)