di Artemisia
Sui social network stanno suonando le trombe di Gerico della bufala. Notizia vuole che “gli Arabi” stiano infilando nelle cassette della posta di Roma (e non solo, ovviamente: a Salerno pare sia iniziativa dei Rom) campioncini di profumo avvelenato, che avrebbero già ucciso qualche ignara, sincera e occidentalissima signora e causato svariati malesseri a chi li ha anche solo odorati.
Sono loro, proprio loro, “gli Arabi”, ad attentare alla nostra salute. Gli stessi che nel 2005 avrebbero avvelenato l’acquedotto romano (a Roma paiono affezionati alla morte per avvelenamento…). A suo tempo la bufala fu così virale da scomodare l’ACEA, ossia l’azienda delle acque dell’Urbe, Che effettuò dei controlli. Risultato: acqua limpida e potabile.
Il sito snopes.com, grande amico degli antibufalari, fa risalire l’origine di questa Perla di Pirla all’ottobre 2001, in piena psicosi post 11 settembre, quando l’antrace nelle cassette della posta ha effettivamente causato qualche vittima. Alcune varianti della bufala, tra le più vecchie, prevedono infatti che il campioncino sia contaminato con l’antrace: dapprima lettere, poi virus in spugne blu, poi campioncini gratuiti di prodotti di pulizia e infine di profumi: la bufala a misura di casalinga, insomma. In Italia segnaliamo soprattutto la marca di tali campioncini, Kenzo.
Quindi no, ragazzi: i beduini non stanno cercando di ammazzarci nemmeno così. Sorry.