di Jonathan Crivelli
È domenica mattina. Sono in giro molto presto. Mi imbatto in una di quelle cassette verdi dell’immondizia mediatica. Vedo che la locandina di lancio misteriosamente non parla di Ecopop. “Strano”, mi dico. “Vuoi vedere che, contro ogni previsione, Lorenzina & Co l’hanno presa in quel posto?”. Nel pomeriggio arrivano i risultati. L’hanno presa in quel posto eccome. E bella tosta. Da bruciargli per una vita.
L’aneddoto mi serve come dimostrazione al contrario del funzionamento di un’altra cialtronata tipicamente leghista: quella del Mago Otelma. FORSE questo silenzio certifica la narrazione, fatta da bocca a orecchio e tutta da verificare, di una vergognosa abitudine che sarebbe in atto da tempo immemore nei seggi di Lugano e forse praticata pure altrove? Cioè quella di ravanare nelle urne a scrutinio ancora aperto “per capire che aria tira”? Un’abitudine che, oltre a essere illegale e a favorire la spazzatura domenicale, sarebbe una prateria spalancata a tutte le pratiche di condizionamento del voto. Perché tutti capiscono cosa significherebbe avere prove certe di come stiano andando le votazioni/elezioni quando è ancora possibile agire sull’elettorato.
Qualcuno a cui spetta il dovere di vigilare sui Comuni intende finalmente fare qualcosa? Di chi è il Dipartimento delle Istituzioni? Ah, già…