di Carol Bernasconi
Anni fa, quando ero al liceo, alcuni studenti decisero di scioperare. Il motivo era un cambiamento nella nostra griglia oraria, cambiamento del quale la Direzione non ci informò come avrebbe dovuto. Dopo averci pensato per qualche giorno, io decisi di non scioperare. Perché?
Ufficialmente dicevo che tutti quelli che lo facevano volevano solo prendersi un giorno di vacanza da scuola. La realtà invece era che avevo paura. Paura di quello che avrebbero potuto fare i docenti agli studenti “ribelli”. Paura delle conseguenze. Perciò andai a lezione con altri quattro gatti.
Con gli anni ho acquisito una coscienza diversa e molto più politicizzata e ho ripensato spesso a quel giorno. Con il senno di poi, avrei sicuramente preso parte allo sciopero, sapendo benissimo che avrei potuto subire delle conseguenze.
Ora non voglio assolutamente paragonare la mia situazione al liceo a quella che stanno vivendo gli operai della Exten. La loro causa è completamente diversa. Voglio solo dire che li ammiro. Per il coraggio avuto, per la decisione presa. Per aver portato avanti le proprie convinzioni e la propria idea nonostante la paura delle ripercussioni. E li sostengo.
Dovremmo farlo tutti noi. Non siamo schiavi.