di Shevek
Dopo l’imbarazzante prestazione del dibattito televisivo del 1. marzo, durante il quale Sergio Savoia ha dovuto rispondere al suo posto (a partire da 34’20”) perché lei stava spiegando che “noi lottiamo per i capannoni di logistica…”, Maristella Patuzzi è quasi scomparsa dalla circolazione, evitando spesso e volentieri i confronti, i dibattiti, le interviste dove fosse richiesta la sua presenza di persona. Si è negata perfino a un’intervista telefonica de “il Caffè”, spiegando che la direzione del suo partito aveva posto la condizione che l’intervista si svolgesse solo via email.
Come mai? Forse la giovane candidata verde non viene considerata dal suo stesso partito all’altezza di un confronto diretto? Nonostante abbiano speso gli ultimi mesi nella sua formazione, ancora non è pronta? Se vuole rispondere solo in forma scritta, sarà perché poi di fatto qualcun altro risponde al suo posto? Insomma, l’hanno blindata?
E ancora… se davvero risponde lei, com’è che le sue risposte sembrano più che altro i pensierini di una bambina delle Elementari? Si prenda per esempio il doppio paginone de “la Regione” di sabato 11 aprile: 22 domande a 11 candidati al Gran Consiglio. La differenza fra Maristella Patuzzi e tutti gli altri salta all’occhio al primo sguardo sulla pagina: mentre gli altri argomentano, lei si riduce a un paio di righe striminzite di banalità. Riesce perfino a fare peggio di Luciano Milan Danti, della Lega Sud, che è tutto dire. In sostanza, il vuoto spinto. Quando poi le chiedono quale Dipartimento vorrebbe dirigere se fosse eletta, risponde: “Il DECS”. Andiamo bene, va’…
Ora, è chiaro che nessuno ne fa una colpa a lei, poverina: non è all’altezza e non se ne rende conto. Ci mancherebbe: mica tutti hanno la statura adatta a un ruolo politico di prestigio. Possiamo immaginare che, con tanta buona volontà, lei si sia messa a disposizione per il bene della collettività, senza la consapevolezza dei propri limiti. La responsabilità semmai va addossata a chi ha scelto Maristella Patuzzi. Allora rimane in sospeso la domanda: qual è il vero, reale motivo per cui i Verdi hanno candidato costei?