di Ipazia
Fra le sciocchezze di cui il Corrierino è sempre prodigo, pur in affollata compagnia, spicca quest’oggi il selfie del consigliere di Stato Gobbi beatamente sorridente. Del resto, in un Governo in cui ci si mostra ballando e saltellando (si vedano Beltra e Micocci ieri), di cosa stupirsi più? La fotina era prontamente apparsa ieri, ovviamente inviata dal selfotografo, sul sito del gruppo Ticinonews, il braccio armato leghista del Corrierino.
Ma quest’oggi c’è la foto della… foto. In cui spicca il telefonino del Gobbi che immortala sé stesso e il gruppetto, telefonino il cui dorso ha una grande scritta: “naTIvo”, co la sillaba TI del simbolo ufficiale del cantone. Perché Gobbi è nativo, non come le merde quali la soprascritta, che nativa non è. L’ennesima dimostrazione del razzismo di un politico che imitava gli oranghi allo stadio di Lugano per riferirsi a un giocatore di colore.
Si dirà che è una piccolezza, ma non fa altro che confermare la splendida lettera di Filippo Celio pubblicata ieri da “la Regione”. O anche la frase del film “Viva la libertà”, quando il gemello pazzerello del segretario del partito di opposizione (Toni Servillo), spacciato per il fratello, dice: “Un popolo mediocre si merita un governo mediocre”. E per quanto concerne il Ticino potremmo pure dire di peggio.