di Corrado Mordasini
Appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento, diminuzione dell’attivo in danno dei creditori, cattiva gestione e infine falsità in documenti e in certificati: queste le accuse – mica robette da niente – nei confronti di tale Raffaello Molina, finito dietro le sbarre in gennaio. Detto in parole povere, Molina si era fregato i soldi destinati agli artigiani, poveri merli, che non hanno visto un copeco.
Lo apprendiamo dal “Corriere del Ticino”, che però omette un’informazione di non poco conto: Molina sarebbe un grande amico di Norman Gobbi. Inutile che cerchiate: su internet è stato cancellato tutto (ed è molto strano). Però noi, che abbiamo le mani lunghe, siamo riusciti a recuperare un’amorevole immagine in cui Norman si appoggia mollemente all’amico Raffaello.
Ovviamente il buon Norman nulla ha a che vedere con la frode “buco tappa buco” del suo amico. Un amico per la pelle, però. Pare infatti che a suo tempo il Norman sia pure stato invitato alla festa di matrimonio (in Italia, uella!) del Molina. C’è addirittura chi vocifera di presunti finanziamenti del Molina a Gobbi per la campagna elettorale di quattro anni fa. Insomma, una frequentazione proprio imbarazzante.