di Corrado Mordasini
Nonostante le nostre radici cristiane, ammettiamo che siamo veramente in pochi a conoscere le date e le origini delle feste comandate dalla Chiesa, a parte Natale e Pasqua: a Natale il Signore nasce e a Pasqua, come sanno anche i bambini, incontra un gigantesco coniglio marrone a cui subappalta il commercio delle uova colorate. Invece Pentecoste rimane un mistero anche per i più osservanti.
In realtà la ricorrenza di Pentecoste commemora un evento relativamente epicureo e conviviale. Un giorno Gesù era a spasso coi discepoli per le campagne di Canaan. Pietro, al quale verso mezzogiorno già veniva un languorino e cominciava a diventare nervoso, disse: “Signore, invero non credi anche tu che i nostri stomaci dovrebbero satollarsi per divulgare al meglio la lieta novella?”. Gesù rispose: “ In verità, in verità vi dico che anch’io ho un po’ appetito.”
Matteo, che era il più previdente, depose il suo zainetto di marca Nike (prodotto nella Colchide da tempo immemorabile) ed estrasse un pezzo di costato d’agnello. “Signore”, disse, “io ho questo pezzo di costato d’agnello, ma non basterà per tutti.” Pietro chiese: “Invero quante sono quelle costine, Matteo?”. E Matteo: “Una, due… cinque! Sono cinque, Pietro!”. Pietro, in preda allo scoramento, rispose: “Mioddio, con cinque costine non ne viene neanche mezza a testa! Nessuno ha qualcos’altro?”. Giuda chiosò: “Io ho un mezzo Mars, ma un po’ schiacciato”. Andrea cinguettò: “Io ho una scatoletta di M&M’s dell’anno scorso. Saranno ancora buoni?” Bartolomeo asserì: “Io c’ho un panino al prosciutto, ma non possiamo mangiare maiale”.
Il problema era serio, ma il Signore venne in loro soccorso: “Uomini di poca fede! Datemi quelle cinque costine d’agnello!” E, fattosi dare il costato dell’innocente animale, approntò un grill all’aperto. Luca gettò la carne sul fuoco e la rosolò a puntino. Gli altri apostoli, nonostante la fede salda, borbottavano: “Invero sono sempre solo cinque, quelle stupide costine… Moriremo di fame… Però che odorino! Roba da far resuscitare i morti!”.
Il Signore, quando le costine furono cotte, disse ai suoi discepoli: “Venite e prendetene tutti. Porgete i piattini di plastica”. Gli apostoli, perplessi, si appressarono al focolare. Gesù iniziò a distribuire e – miracolo! – le costine non finivano mai! Ogni apostolo ne riceveva cinque, e poi ancora cinque, fino a essere satolli. Fu una grigliata memorabile, grazie anche un otre di vino di Cafarnao che Giovanni portava sempre con sé.
Da allora, in memoria di quelle costine, la festa si chiama “Pentecoste”, cioè “cinque costine”.
Preghiamo.