di Markus Zommerman
Uno studio elaborato dal dottor Karl Von Hüsental – mai pubblicato dalla stampa mainstream, complice come sempre delle potenze massonico-imperialiste – ha dimostrato che in Svizzera, e soprattutto in Ticino, una delle principali cause di morte è dovuta alla visione inaspettata della bandiera dell’Unione Europea.
Secondo Von Hüsental, che ha condotto le sue ricerche su un campione di circa 100 persone (le stesse utilizzate anche dal “sondaggione elettorale” de “la Regione”), la visione delle stelline gialle su sfondo azzurro provocherebbe in molti soggetti disturbi epilettici tali da causarne il decesso. Una patologia, nota come morbo di Hüsental, causata secondo il suo scopritore dal particolare impatto cromatico a livello subcerebrale. La mortalità “da bandiera europea” sarebbe superiore addirittura alla mortalità da bandiera dell’Honduras (cinque stelline blu su righe bianche e azzurre) e a quella delle bandiera degli Stati Federati di Micronesia (quattro stelline bianche su sfondo completamente azzurro).
Per fortuna, finalmente qualcuno ha deciso di fare qualcosa. Boris Bignasca (bentornato in Gran Consiglio, tra l’altro!… come è poi finita l’interrogazione per dichiarare guerra alla Libia?) ha presentato una mozione che chiede di vietare l’esposizione della bandiera europea in Ticino. Proibire la bandiera europea, insomma, anche se in realtà rappresenta il Consiglio d’Europa, di cui la Svizzera è parte attiva dal 1963. “La sua percezione nella maggior parte della popolazione”, ha dichiarato il figlio del Nano, “è quella dell’Unione Europea e questo suscita sempre più sconcerto e irritazione nella popolazione ticinese”.
Voci di corridoio lasciano intendere che ora Bignasca potrebbe chiedere al Governo cantonale anche il ritiro della squadra svizzera dai campionati europei di calcio. “Tanto”, pare abbia detto a microfoni spenti, “ci sono troppi neri in Nazionale”.
Per fortuna in Gran Consiglio, con questa nuova Legislatura, si è iniziato a parlare di cose serie. Utili, soprattutto.