di Ipazia
Il vescovo di Coira cita l’Antico Testamento per ricordare la fine alla quale sono destinati i gay, vale a dire l’eliminazione fisica.
Si potrebbe ricordare che la medesima fine (lapidazione) è prevista dai testi sacri (Deuteronomio) per Ebrei e Cristiani adulteri e per chi si macchia di empietà. A occhio e croce, applicando bene la legge, si salverebbero in pochini e soprattutto bisognerebbe preparare scorte immense di sassi…
Carino e premuroso il Deuteronomio (22, 13-21) lo è anche riguardo alle vittime femminili di stupro: la fidanzata vergine stuprata viene lapidata assieme al suo violentatore! Infatti bisogna punirli entrambi per aver privato il fidanzato della verginità della sua promessa sposa.