di Giuseppe Z.
Da 7 anni la Svizzera è il Paese più concorrenziale. Ce lo ricorda oggi il “Tagesanzeiger” con un pizzico di orgoglio. Chi lo dice, che siamo concorrenziali? Lo dice il WEF.
E dove ha sede il WEF? Ma a Cologny, in Svizzera: che domande! E chi ha creato il WEF? Klaus Schwab, tedesco ma praticamente svizzero, avendo ottenuto due lauree e il dottorato in Svizzera e poi diventando professore a Ginevra di politiche industriali. Lo ha creato dicendo che sarebbe stata una fondazione “not-for-profit committed to improving the state of the world”.
Schwab ci voleva salvare, insomma. Grazie, signor Schwab!
Ogni anno il WEF pubblica un “indice della competitività globale” che merita addirittura una citazione su Treccani.it. Questo indice “misura” la competitività di 140 Paesi secondo 12 criteri sul contesto macroeconomico, la situazione delle istituzioni pubbliche e la capacità di sviluppo tecnologico.* Per fortuna Treccani.it non dimentica che ci sono anche voi scettiche: ad esempio, il premio Nobel Krugman sostiene che la competitività. “è un’espressione senza alcun significato quando fa riferimento alle economie nazionali”. Ma forse ha poco senso sempre, diciamo noi.
Non ci stupisce che la Svizzera, Singapore e gli Stati Uniti siano in cima all’indice della competitività: sono tutte nazioni costruite attorno a un’ideologia pesante e violenta quale è quella del libero mercato. Ideologia mai pragmatica e mai umana. Il mercato per loro viene prima di tutto. Prima della speculazione edilizia. Prima dell’equità fiscale. Prima dello sfruttamento di bambini nelle miniere o nelle piantagioni. Prima delle catastrofi finanziarie che hanno azzerato le assicurazioni sociali di mezzo mondo. C’è il mercato, si sono i loro dividendi… e poi forse c’è il mondo.
Grazie, signor Schwab, per averci salvati! Grazie!
Giuseppe Z.
* In concreto si tratta di:
- institutions
- appropriate infrastructure
- a stable macroeconomic framework
- good health and primary education
- higher education and training
- efficient goods markets
- efficient labor markets
- developed financial markets
- the ability to harness the benefits of existing technologies
- and its market size, both domestic and international
- by producing new and different goods using the most sophisticated production processes
- innovation