di T-800/101
La proposta parlamentare vuol fare in modo che
“un soggetto sussidiato potrà rivolgersi al mercato estero unicamente dietro esplicita giustificazione e qualora non fosse oggettivamente possibile recepire un determinato bene sul territorio ticinese o svizzero.”
Detto papale papale, secondo Amanda Rückert e Fiorenzo Dadò, se ti diamo l’assistenza in Ticino, spendi i soldi in Ticino. Il “soggetto”: bel nome. È già tanto che non lo chiamino “oggetto”. Queste sono le persone in assistenza o beneficiari di sussidi, per quelli lì sono “soggetti”.
Ma lo sanno l’Amandina e il Fiorenzo che tante persone a beneficio di sussidi o assistenza devono fare capo al (privato) tavolino magico? Conosco gente che non mangia altrimenti. Evidentemente persone così l’Amanda e il Fiorenzo non li conoscono. Queste persone a volte non hanno nemmeno l’auto, e dubito che vadano in treno a fare la spesa in Italia.
Insomma, la solita misura cretina, nello stile del patentino per i funghi, che non risolve comunque un fico secco, crea nuova burocrazia e vuole far fare bella figura ai soliti politicanti da strapazzo.
E chi metti a controllare i sussidiati per vedere se vanno in Italia? Assumiamo una squadra di investigatori? Gli frughiamo nella spazzatura?
Ma fatevi piuttosto una volta un giro alla mensa dei poveri, al tavolino magico, a un centro rifugiati. E poi ne riparliamo.