di Giorgio Fonio
Si dice che il cane sia il migliore amico dell’uomo. Una frase letta e detta centinaia di volte. Ma fino a che un cane non ce l’hai, non puoi veramente capire quanto questi ultimi possano diventare i tuoi migliori amici. Io l’amore per i cani l’ho conosciuto qualche anno fa quando a casa nostra è entrato per la prima volta Rocco. Lui è piccolino, non troppo alto, ha due grandi orecchie a sventola e ogni volta che varchi la soglia di casa distrugge i giochi di Ludovico, nostro figlio, perché per lui, prendere in bocca degli oggetti e azzannarli fino alla rottura, è il suo modo per dirti: “Ciao Giorgio, sono contento che sei tornato a casa!”
Rocco non sporca, non disturba e soprattutto non si arrabbia mai. Quando va al ristorante non va mai via senza aver pagato il conto. Se arrivo a casa arrabbiato e sono di cattivo umore cerca sempre di farmi sorridere tentando di darmi tanti baci affettuosi. Se per caso non dovessi dargli troppa attenzione, non rinuncia e fino a che non gli faccio un cenno affettuoso non molla l’osso. L’osso evidentemente è la mia gamba…
Ma Rocco non è solo, infatti dopo qualche tempo abbiamo pensato che la compagnia di una sorellina potesse fargli piacere. E a casa nostra è entrata Nina. La sua sorellina è tutta nera, è molto più piccola e a differenza di Rocco è meno irruente. È una “ragazza” molto riservata e passa le sue giornate a defilarsi dalla continua ricerca di affetto del fratello più grande.
I nostri cani non sono dei semplici animali ma sono parte integrante della nostra famiglia. Vivono con noi, giocano con noi e fanno la vita che facciamo noi. Quest’estate per esempio, al momento di decidere dove andare in ferie, il criterio fondamentale è stato quello della possibilità di poter portare i nostri migliori amici.
Lo abbiamo fatto, siamo partiti tutti insieme e siamo andati all’Isola del Giglio. Il viaggio non è stato sicuramente facile, sei ore di auto e un’ora di traghetto sotto il sole cocente, ma vi garantisco che all’arrivo sull’isola, la felicità nostra è stata anche la felicità di Rocco e Nina che per tutta la settimana hanno giocato sulla spiaggia insieme a Ludovico.
Con questo testo leggero non voglio lanciare grandi messaggi anche perché, pur amando i miei cani a occuparsene in maniera preponderante è mia moglie… Mi basterebbe sapere che molti di coloro che hanno dedicato qualche minuto del proprio tempo per leggere questo testo e hanno deciso di adottare un cane, lo rispettino e lo trattino come meritano di essere trattati gli animali: come degli esseri viventi. Permettetemi di concludere con una frase di Jacques Prevert: “Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango… Ma quelli che non amano né il cane né il fango.. quelli no, non si possono lavare.”