di Tweety
Esistono dei giochi che possono fare molto molto male agli animali domestici. Non mi riferisco a soffocamenti/avvelenamenti/ferimenti e simili, ma a danni peggiori, decisamente peggiori. I colpevoli sono quelle schifezze dei virtual pet e degli electronic pet che purtroppo stanno tornando di moda.
Forse non tutti siamo in età da conoscerli, comunque sono giochini elettronici che scimmiottano un animale domestico: bisogna giocare con lui, dargli da mangiare o curarlo semplicemente schiacciando un bottone. E se non lo si fa? Beh, che domanda: muore! E dopo? E dopo si ricomincia, ovvio. Niente problemi, niente dolore.
Ed è proprio questo che mi fa imbestialire! I genitori regalano ‘ste ciofeche ai figli per zittirli quando chiedono un animale vero e lo fanno con lo stesso spirito con il quale piantano i figli davanti alla tv: per evitarsi le menate quotidiane. Nessuna spiegazione, nessun insegnamento, nessuna complicazione.
Così il bambino comincia a giocare e per un po’ di tempo ci si diverte anche e sembra tenere al suo amico virtuale. Poi si rompe le palle e lo lascia in un angolo, al suo destino: esattamente come farebbe con un cane o un gatto vero. Il problema è che, quando sarà adulto, nei confronti degli animali avrà lo stesso atteggiamento: zero cura, zero menate e zero preoccupazioni. Si dimenticherà di dagli da mangiare? Non si curerà di lui quando si ammalerà? Non si adeguerà nemmeno un po’ alle sue necessità? No problem, basta riavviare il “gioco”.
O al limite lo si getta e se ne prende uno nuovo.