Le parole sono importanti, soprattutto quando si fa parte di un Municipio. Le parole sono importanti perché pesano, perché alcune volte non si può dire scherzosamente che è slittata la frizione. Le parole sono importanti perché l’ultima non risposta di Niccolò Salvioni ai nostri articoli e alle note del PS locarnese si è conclusa così: “E ora per cortesia, che la sezione del partito socialista, o chi per essa, la smetta di interferire sul funzionamento della compagine municipale per finalità meramente elettorali e si attenga ai protocolli e alle forme istituzionali, dimostrando così senso dello Stato”. La smetta di interferire. Le parole sono importanti, dicevamo. Perché per il municipale di Locarno Salvioni porre quesiti, portare testimonianze, chiedere lumi su un argomento delicato quale quello della sicurezza è “interferire”.
Poco importa lo faccia un partito o un portale, si “interferisce” comunque. Si mette il naso dove non si dovrebbe, si chiede ciò che non deve essere chiesto, si portano stralci di sentenze che qualcuno vorrebbe tenere nascosti, si toglie la polvere da sotto al tappeto. Per loro bisogna star zitti, minimizzare, far calmare le acque, sai mai che la finiscano di “interferire”. No Salvioni, almeno noi del GAS non la finiamo.
Il Partito Socialista con le sue note e noi con i nostri articoli abbiamo chiesto informazioni su una situazione che tocca da vicino tutta la comunità locarnese ma non solo, perché – sebbene minoranza, sia chiaro – di teste calde nel comparto sicurezza ne abbiamo già scovate (http://gas.social/2016/01/27/fascisti-con-la-pistola/). Si rassegni Salvioni, continueremo a “interferire”. Perché potersi fidare di chi ci deve difendere è uno dei tasselli fondamentali del vivere sociale.