di Corrado Mordasini
Okay, non è che siamo andati come delle Ferrari al Gran Premio di Monza, ma nemmeno siamo rimasti al palo. Checchenedicano alcuni portali, il PS e la sinistra in genere mantengono le posizioni. Il che non ci fa piangere ma nemmeno dovrebbe lasciarci lì come tartarughe sul bordo dello stagno.
Sarà la mentalità borghese e capitalista che mi ha contaminato, ma mi domando se tanti compagni non hanno una voglia di rivalsa. Perché è naturale crescere e non stagnare, a meno che tu non sia un baobab. E questo zoccolo è attaccato a una gamba, e alla gamba c’è attaccato un manzo o un cavallo da tiro, sta a noi decidere. Questo zoccolo è solido e cazzuto. Sì, scusate il francesismo: cazzuto. Gente dura, convinta, che non si fa turlupinare dalle fregnacce leghiste e, magari certe volte in disaccordo o un po’ incazzosa, continua a votare per la sinistra, quella che ora è di nuovo sinistra: i comunisti, i socialisti, i verdi e i gli immancabili indipendenti.
Insieme siamo forti e forse dobbiamo vedere oltre, perché ora con Igor Righini alla presidenza del PS e Sirica e Reimann alla vicepresidenza, possiamo forse vedere nascere qualcosa di totalmente nuovo che con umiltà e gentilezza, ma anche con determinazione, si prenda carico di traghettare questo partito per i prossimi tre o quattro anni.
Non è questione di crederci. Bisogna solo decidere. Io voglio essere un frisone da birra, un cavallo da una tonnellata, una macchina da traino che sposta il suo carretto pieno di barili e col suo petto schianta tutto quello che trova davanti. Mica mi va di fare il manzo, con la faccia da scemo pronto a farsi macellare. Bisogna solo capire, bisogna ripartire dal basso e riappropriarsi di un modo di protestare che stupisca la gente, che la scrolli, che la prenda per il bavero e la entusiasmi.
È difficile? Certo. Chi ha detto che la vita è facile?