di Bruno Samaden
“Liberatv” – scusate, “Legatv” – ci ha da sempre abituati a perle giornalistiche non indifferenti. Editoriali di Quadri, articoli sulla barba di Gobbi, frivolezze e amenità varie. Ci ha pure insegnato, guardando ai loro like su Facebook, come si riesce ad avere un seguito enorme in Bhutan e Indonesia. Son scelte, stili. Modi di fare informazione e gestire un portale criticabili certo, condannabili no. Perché appunto son scelte.
Poi però, ieri sera, abbiamo trovato una scivolata niente male: letterale e concettuale. Riprendendo le dichiarazioni di Boris Bignasca contro la tassa sui posteggi, a “Legatv” si sono lanciati in un esercizio che dovrebbe essere evitato da chi dimostra poi di non saperlo fare: il commento, per giunta in lingua straniera. Si trovava infatti scritto: “Endorcement contro la tassa sui posteggi?” E veramente, son cadute le braccia. Primo: dall’inglese “to endorse”, (quindi con la s, non con la c) l’endorsement è un appoggio, un sostegno, tipico della politica americana. Sarebbe bastato aver seguito due minuti delle primarie in atto negli Stati Uniti, ma siccome sono oltre Brissago capiamo la difficoltà. Errore scovato questa mattina – complimenti per il tempismo – ma ne consegue che, e secondo, a “Legatv” non sanno neanche cosa sia un endorsement. L’endorsement si da a favore, non contro. Che vuol dire “si non appoggia” una cosa? Si contrasta semmai, anche se – capiamo – non cedere alla tentazione di usare il parolone straniero di moda oggi è difficile. Però, se questi sono i risultati…
Quindi, a questo punto, offriamo a Bazzi un viaggio premio in una scuola elementare turgoviese, dove al posto del francese si è deciso che sarà insegnato l’inglese. Che la coesione nazionale va bene e va difesa, ma almeno a Frauenfeld i bambini delle elementari non fanno di ‘ste figuracce.