di Alessandro Schirm
Ormai possiamo solo metterci a ridere, per la figura da merli che abbiamo fatto noi di sinistra, quando ci siamo indignati per l’abbandono di Sommaruga in seguito alle esternazioni di Köppel. Ora, che Köppel sia uno da prendere a sberle, un provocatore e un arrogante non ci piove. Ma, a quanto pare, l’abbandono di Simonetta Sommaruga non era dovuto alle nauseanti accuse di Köppel ma a un altro tipo di nausee, quelle che ti pigliano quando hai un fulminante bisogno di andare in bagno. La cosa che fa però a posteriori sganasciare, è immaginare tutta la deputazione socialista che se ne va offesa e poi raggiunge in bagno la Consigliera federale.
Lo avrebbe confessato la stessa Sommaruga alla presidente Christa Markwalder. Imbarazzante, ma lo sarebbe stato ancora di più se la ministra avesse sfogato i suoi impulsi, naturalissimi per amor del cielo, sullo scranno da Consigliera. Insomma, quella che sembrava una sfida all’arroganza UDC, si rivela invece una serie di movimenti peristaltici che hanno impedito alla ministra di ribattere. A questo punto, dovremmo domandarci qual è veramente il punto e se sia possibile salvare almeno la dignità. L’unica strada praticabile è quella di fingere che le dichiarazioni di Köppel siano state talmente potenti da influenzare l’intestino di una ministra dallo stomaco forte come la Sommaruga.
L’unica consolazione è la compattezza della deputazione socialista e la solidarietà dei colleghi. Insomma, nella disgrazia, sono soddisfazioni.