di Bruno Samaden
In una lunga intervista concessa venerdì a “Le Temps” Ueli Maurer ha detto che non c’è alcuna differenza tra la sua visione e quella dell’odiatissima Eveline Widmer-Schlumpf, dimostrando così una buona volta come la storiella dell’UDC partito di governo e di lotta non stia in piedi.
Possono berciare quanto vogliono e fare usi massicci di iniziative e referendum, ma poi quando sono in Consiglio federale tocca scontrarsi con la realtà. E il bollettino di guerra di questi ultimi giorni vede Parmelin aver fatto una figura di merda spaziale di cui abbiamo scritto pochi giorni fa (http://gas.social/2016/05/13/etica-ludc-non-sa-cosa-sia/) e Maurer dire tra le righe che sì, insomma, Widmer-Schlumpf nonostante i cannoneggiamenti di UDC e Lega i propri dossier li ha portati avanti bene. Quindi tutti i ritornelli contro “la ministra del 4%” e tutte le bastonate tiratele contro che ragione avevano? Nessuna, far su voti. Che dire, beati Democentristi e Leghisti che hanno elettorati i quali, anche se non combini un emerito cazzo e spari balle a destra e manca, ti rivotano compatti.
Epperò la questione inizia a farsi pesante, perché UDC e Lega portano avanti la stessa identica contraddizione. Urlano contro il potere, ma sono essi stessi il potere. L’UDC ha due Consiglieri federali, una massa di eletti, imperi economici a sostenerla, la Weltwoche al proprio servizio e ci fermiamo per carità di patria. La Lega ha la maggioranza in Consiglio di Stato, ha continuato la propria avanzata nei Municipi, ha un manganello domenicale pronto a spezzare le ossa di chi a turno sta più sulle balle, un portale al proprio servizio, editorialisti sedicenti “indipendenti” con la lingua a penzoloni, fior di aziende e personaggi che fanno simpatiche donazioni. Questo è potere bello e buono, ci arriva chiunque.
Hanno ottenuto il potere che tanto volevano, la smettano una buona volta di spacciarsi per forze anti sistema. Perché sono loro, “il sistema”.