Boh, non lo sappiamo. Siamo però felici che Nicholas Marioli vegli sulla città. In compagnia di Casalini, il duo già simpaticamente soprannominato Spic e Span, decide di gettare, come uno schiaffo, un’interrogazione sul tavolo del Municipio di Lugano.
In un inno alla Pulizia (non la polizia), Marioli, reso famoso dalla sua proposta di tradurre in dialetto le vie della Città di Lugano, si indigna per il giovane che, in preda ai fumi dell’alcool durante la manifestazione Palco ai Giovani, ha urinato nell’atrio dell’UBS. Il giovane pare fosse munito di un lungo coltello, dichiarano gli agenti di sicurezza che lo hanno neutralizzato. Poi lo hanno lasciato andare invece di avvisare le polizia. Com’è possibile tutto ciò? Chiedono indignati i cittadini modello Casalini e Marioli? Forse non era così pericoloso se lo hanno lasciato andare no? Magari c’aveva il coltello per tagliare il kebab, che ne sappiamo?
Come mai, si chiede Marioli, il pisciatore a sbafo nell’atrio di una delle più prestigiose banche svizzere non è stato arrestato dalla sbirraglia luganese?
Noi non lo sappiamo. Sinceramente però, vista la marea di licenziamenti che anche l’UBS ha messo in atto negli ultimi anni, ci uniremmo volentieri al pisciatore fedifrago, anche solo per delimitare il nostro territorio in un azione vescico-politica. Invitiamo Marioli e Casalini a sostenere i bancari unendosi alla nostra protesta!