Nel remoto caso in cui ce ne fosse stato bisogno, il Caffè di ieri ci ha fatto ampiamente intendere come quella che certi osservatori spacciano per svolta ambientalista sia in realtà fuffa allo stato puro.
I politici borghesi che si riempiono la bocca di ambiente per fini puramente elettorali e, diciamolo, per farsi belli, sono quelli che parteggiano per il nucleare, che hanno fatto a pezzi i progetti di energie alternative, che sono sempre pronti ad appoggiare la cementificazione del nostro cantone, che allargano gli agglomerati, che non gliene importa nulla delle polveri fini che respiriamo e che hanno votato compatti per il raddoppio del Gottardo. Già… il Gottardo: vi ricordate quando durante la campagna elettorale dicevano che no, pazzi, come osate dire che aumenterà il transito dei tir semplicemente perché ci sarà una canna in più? Ecco, dopo quanti giorni dalla votazione Merlini, Cassis, Quadri, Pantani e Chiesa non votarono contro la richiesta di aumentare il limite di transiti dei tir sotto al Gottardo? Non lo ricordate? Tre. Tre giorni ci misero.
Per non parlare delle anime belle che credono a una svolta ambientalista di Claudio Zali, il fan dei rally. La mossa è chiara: un Ministro plurivotato fa il poliziotto buono e ambientalista facendosi chissà quante risate in privato, il partito per bocca del Boris fa il poliziotto cattivo che mette dei paletti al proprio Consigliere di Stato dicendo che le targhe alterne sono pessime e nono, non vanno bene. Risultato, considerando l’elettore leghista? Voti: ci sarà chi voterà Zali per “l’ambiente” e chi voterà Lega perché contro le targhe alterne. La politica, soprattutto quella ticinese, è affare estremamente semplice.
Morale della favola? Poveri Verdi, poveri socialisti tipo Henrik Bang sulle barricate da una vita per difendere la nostra aria, i nostri polmoni, la nostra natura e il nostro ambiente. Anni e anni di battaglie di civiltà spazzate via dai primi Zali, Farinelli e Agustoni che passano. Ecco perché vanno smascherati gli ambientalisti di facciata, ed ecco perché vanno messi di fronte alle posizioni che hanno sostenuto per una vita intera sia in Ticino sia a Berna. Solo così capiremo chi davvero ha lottato e lotta per l’ambiente e chi cerca solo voti facili.