Penso sia il caso di dire a chiare lettere che no, nemmeno a noi a sinistra piace quello che fa il signor Nekkaz.
Nekkaz e Ghiringhelli sono la stessa persona, uno l’alter ego dell’altro. Se si vuole liberare dei suoi soldi, l’algerino donasse i suoi milioni per sostenere la lotta contro il capitalismo, abbiamo molte idee su come usarli.
Quella società islamica che distingue atavicamente uomini e donne non ci piace. Quelle espressioni di società che espongono vistosamente questa ruolizzazione non ci piacciono. A noi il niqab non piace, perché non ci piace la religione, non ci piace la divisione maschio/femmina, non ci piace la sessuofobia. Come non ci piacciono i ciellini, ugualmente non ci piacciono gli islamici duri. Noi vogliamo che ognuno possa esporre il suo corpo come vuole, che ognuno possa sentirsi libero di essere chi vuole, di copulare come e quando vuole con chi vuole.
Il velo islamico integrale, spiegano gli antropologi statunitensi, ricrea l’ambiente casalingo. Non è violenza, è una vera e propria idea di società. Una società di origine antiche, molto simile a quella cattolica, che noi combattiamo, che vogliamo superare, che vogliamo emancipare.
Il divieto di dissimulazione del volto è stato una porcheria voluta da gente che di convivenza sociale non ha nulla, ma veramente nulla, da insegnarci. Mai un leghista ci insegnerà cosa è una società libera. Pensare poi che i liberali nostrani lo abbiano sostenuto fa venire i brividi. Ma nemmeno il signor Nekkaz ci sta insegnando qualcosa: sia ben chiaro.