La Lega dei Ticinesi ha rotto le balle. Non ci interessa essere diplomatici, perché davanti al continuo teatrino, davanti al farsi beffe dei reali bisogni dei ticinesi, davanti al pressapochismo e all’incompetenza diventati norma politica la pazienza inizia a scarseggiare.
Lega di lotta e di governo, poliziotto cattivo e poliziotto buono, artificioso e costante bisticcio tra le due “anime” sono stati protagonisti in questi ultimi tempi. Basti pensare alle legnate piovute addosso dal proprio partito a Claudio Zali sulla questione ambientale e sulla tassa sul sacco, l’impallinamento della proposta di Boris Bignasca di ridurre i parlamentari, su altre varie questioni. Ma che arrivassero, per loro tornaconto e per giochi di potere interni, a scherzare col fuoco del Preventivo è inconcepibile. Eppure il clan Bignasca (quelli che assumono frontalieri da decenni e che l’ultimo l’hanno assunto durante la campagna di “Prima i nostri”) è riuscito a dar spettacolo anche a costo di paralizzare i conti. Dimostrazione finale, plastica come poche, dello zero che interessi a questa gente dei ticinesi.
Io me l’immagino un disoccupato che guarda ‘sta faccenda. Io mi immagino un disoccupato che sente questo partito parlare ogni santo giorno di frontalieri e poi li assume, che vede prendere per il culo gli italiani chi poi prende un italiano e gli dà in mano il mattinonline, che sente blaterare di mercato del lavoro e di economia da chi poi dà alte prove istituzionali come quella cui abbiamo assistito in questi giorni.
La Lega dei Ticinesi ha rotto le balle perché è inconcepibile che gente pagata coi nostri soldi abbia una tale idea delle istituzioni e dei compiti che certi ruoli comportano. Ed è tutta colpa loro, perché ci interessa molto poco la questione delle “due anime”, di Foletti, Caverzasio e Badasci che escono dalla Commissione della gestione in contrasto col Boris, delle incoerenze continuate e continuative. A noi interessa che chi ha la maggioranza relativa in Consiglio di Stato e una fila lunga così di deputati abbia meno sprezzo delle istituzioni e più a cuore i bisogni dei ticinesi. A partire dall’essere realmente rappresentati.
Perché no, cari leghisti di lotta e di governo, voi state rappresentando solo voi stessi e i vostri interessi.