Grazioso siparietto ieri sera a Piazza del Corriere. Lungi da noi diventare il megafono di Fiorenzo Dadò, ma il capogruppo e presidente PPD si presta e gustosi intermezzi, anche solo per il suo eloquio schietto e poco diplomatico. In un dibattito infuocato dove gli altri partiti sembrano fare più da corollario, sono attualmente Lega e PPD che sembrano strapparsi i panni di dosso. È Dadò a metà trasmissione, infatti, ad aggredire Caverzasio, andandoci giù pesantino. Ma lasciamo a lui la parola, quando si scaglia contro il dipartimento di Gobbi e le sue assunzioni:
“136 funzionari in più (al dipartimento di Gobbi ndR), che non sono fuori a proteggere il cittadino dai criminali. Queste sono le realtà, sono capi, capetti, vicecomandanti, queste sono le verità! Dovete dirle, voi state superando il maestro, avete criticato per anni e state superando il maestro, state mettendo a posto tutti i vostri amici, di qua e di la di su e di giù. Magari tu stesso sei uno di quelli.” (NdR: ne avevamo parlato anche noi)
Insinua senza neanche nascondersi molto Dadò. E prosegue nel massacro:
“E se vuoi ti faccio i nomi e i cognomi e dico qua ai cittadini anche quanto guadagnate. Queste son le verità. Uno è Frapolli, che avete messo adesso nella gestione, in quanti CdA è dentro?”
E se è vero che tutti i partiti hanno i loro altarini, la Lega ormai non può più chiamarsi fuori. È vero che in quanto a cadregopoli ha imparato perfettamente e non è ormai più seconda a nessuno.