Gobbi si rivela poi alla fine per quello che è: un patetico vallerano, di quelli piccoli, tignosi e chiusi su se stessi.
Le nostre valli hanno dato personaggi eccezionali, e molti di noi hanno origini vallerane o vengono da quelle strette falde di montagne. Montagne che però, purtroppo, a volte creano anche grettezza e chiusura, Questo è il caso di Norman Gobbi. Perché quello che ha detto è indicativo proprio di una mentalità non solo chiusa, ma anche assurda.
Per lui è stato un errore assumere un italiano alle Istituzioni e alla delibera dei permessi. Ma cosa vuol dire? Che un italiano è corruttibile più di uno svizzero? Che ce l’ha nel DNA? Che messo di fronte a una scelta etica opterà automaticamente per la via truffaldina? Questo italiano è stato naturalizzato 5 anni fa ed era, ovviamente, residente sul territorio. Ma che dire allora della presunta complice, che sembrerebbe l’anima nera della cricca e che sarebbe svizzerissima?
Un po’ ignobile, pensando non tanto ai frontalieri, ma a i tanti italiani che vivono da decenni in Ticino. Ma poi pensiamo solo a quel benedetto 1803, che ha sancito la nostra svizzeritudine, quando prima siamo stati per secoli sotto baliaggi svizzeri o italiani. Anzi, brutta notizia, anche col passaporto rossocrociato siamo lombardi. Parliamo italiano, preghiamo Gesù e San Rocco, mangiamo risotto e polenta, non würstel e crauti. E non fingiamo, quando tutti noi abbiamo parenti, mariti, mogli o cugini italiani. Fare gli spocchiosi è sinceramente ridicolo.
Sarebbe come dire che siccome c’è Gobbi in governo, tutti i ticinesi sono come lui, per fortuna non è così. Questa è una storia di ordinaria stupidità, non di nazionalità.
Poi da uno che dice “ Mi piace Trump anche se non approvo tutto quello che fa”, cosa dobbiamo aspettarci?
Meno male che non abbiamo i messicani.