Henrik Bang, deputato socialista delegato nella Commissione speciale preposta all’applicazione di “Prima i nostri”, affida ai social la sua amarezza. Sempre presente nella Commissione a maggioranza UDC-Lega, si trova ancora a dover sentire le solite spacconate. Il presidente democentrista Marchesi, infatti, al congresso di sabato ha criticato il mancato sostegno e lo scarso impegno da parte dei partiti storici e del Governo nel trovare soluzioni per la messa in applicazione dell’iniziativa.
“Questa affermazione mi delude alquanto. Se ho capito bene noi partiti storici (contrari a prima i nostri) avremmo dovuto attivarci e togliervi le castagne dal fuoco? Che tolla, dovevate avere tutto pronto e invece? Quale forza politica, favorevole a prima i nostri, è stata più assente che presente in commissione? Tutto quanto proposto (ben poco) è stato avvallato da tutte le forze politiche (partiti storici compresi). Mi dispiace ma questa è semplicemente DISONESTÀ politica e sono MOLTO deluso dalle vostre affermazioni.”
Forse il signor Marchesi dovrebbe, perlomeno, chiedersi dove fosse la signorina Aldi durante le commissioni. Signorina, non si sa poi come, sostituita dal suo stesso movimento, probabilmente preoccupato dal suo assenteismo. Non parliamo poi delle misure-topolino, tutte legate all’amministrazione pubblica (e già in uso) partorite con fatica dall’UDC. Sempre a fare i gradassi, ma poi lavoro zero. Non basta frignare su “Prima i nostri”, bisogna anche lavorare signor Marchesi.
Un’ultima cosa. Che la si pianti di parlare di partiti storici, ormai di vergine non c’è più nessuno. L’UDC ha 100 anni e la Lega 25. Non si può più dare sempre la colpa agli altri.