Il famoso bagno di sangue, la calata dei barbari, il terrore delle orde migranti paventato da Gobbi e Lega, sembra essersi ridimensionato. A riprova che spesso le dichiarazioni leghiste sono semplici strilli da imbonitori elettorali fatte apposta per quelli che se le bevono, scopriamo che le domande d’asilo sono crollate del 44,3%
1’507 le domande d’asilo presentate lo scorso febbraio in Svizzera, il 5,1% in meno rispetto a gennaio. In confronto al febbraio 2016 il calo è massiccio, con appunto il 44,3% in meno. Lo indica in una nota la Segreteria di Stato della migrazione, noto covo di buonisti.
Il dimezzamento delle domande è dovuto alla ottusa pratica, purtroppo, di chiudere le rotte migratorie, qui, in particolare, quella dei Balcani, costringendo i migranti ad ammassarsi in campi profughi con spesso condizioni infami, spesso alleviate in parte solo dall’aiuto di volontari venuti da tutta Europa.
Come al solito l’Europa stessa non risolve, preferendo demandare ai tagliagole libici o al dittatore Erdogan la gestione delle migliaia di disperati che scappano, in gran parte dalla guerra Siriana, uno dei peggiori conflitti dopo la seconda guerra mondiale con ormai quasi 400’000 morti all’attivo. E sì che l’Europa allora partecipò a creare le Nazioni Unite e la Carta dei diritti umani proprio per evitare il ripetersi di questi orrori. Carta straccia purtroppo.