Chiunque abbia sprayato, e anche male, sul muro del mercato coperto di Giubiasco per protesta contro la festa della Lega è proprio scemo. Lo dico con affetto. Primo, perché il palazzo è pubblico e non della Lega; secondo, perché poi quelli in Via Monte Boglia fanno i piangina e sembra che l’Armata Rossa li stia mettendo al muro (bella questa). Dio sa quanto ci starebbe che certa gente ai vertici del movimento usasse spazzolone e sapone per lavorare una volta nella vita (intendo un lavoro vero: non un cadregone al GC, al nazionale o nei municipi). Ma se sprayate un palazzo pubblico quel lavoro lo fanno fare a delle ditte specializzate, che paghiamo noi.
Ecco cosa scrive il Mattinonline in merito ai 4 graffiti che oggettivamente hanno un colore tristino e si vedono anche poco.
“Non penseranno che ci facciamo intimidire dai soliti 4 comunistelli e dalle scritte sui muri? Chi rovina la proprietà pubblica in questo modo dovrebbe vergognarsi!”
Intimidire? Ma per favore, mica siamo negli anni di piombo. Dai, che ci gongolate! Non vi sembra vero che qualcuno vi dia retta, così sviate l’attenzione dalla marea di scemate che fate voi, non i comunisti. E scherzi a parte, io se fossi nei “comunistelli” un po’ me le farei girare. Anche perché certa gente quando parla di comunismo dovrebbe sciacquarsi la bocca. A prescindere dalle idee, chi si permette degli attacchi così squallidi senza averne le prove dovrebbe vergognarsi.
Già che ci siamo, ci piacerebbe sapere perché non si possa rovinare la proprietà pubblica ma invece si possano rubare le immagini create da altri. E, segnatamente, parliamo della foto quasi a pagina intera che campeggia nella terza del Mattino della domenica di ieri. Esatto, quella col quiz e il Beltra. Quella è di GAS, l’ha ideata una nostra collaboratrice e a casa mia si chiama furto di proprietà intellettuale.
Insomma, che dire? Chi si frega la proprietà privata in questo modo dovrebbe vergognarsi!