Così tanto per dire… Io sono cresciuto con una mamma di destra e un papà di sinistra che mi hanno insegnato, prima di tutto, che l’unico estremismo intelligente è quello del rispetto per le idee degli altri. Detto questo, rispetto e rispetterò sempre ogni opinione. Ma quando leggo che le persone che lavorano nei media, grazie al canone radiotv, vengono chiamate ladri la cosa mi intristisce parecchio. E sì ci rimango male ragazzi. È vero il canone si paga (come tante altre cose) e i soldi oggi come oggi non piovono davvero dal cielo, ma dietro quel canone ci siamo anche noi. Persone che lavorano e che cercano di farlo al meglio per tutti quelli che guardano, leggono e ascoltano. Persone che ogni giorno accendono un microfono per far sorridere gli altri, che vi portano notizie, punti di vista, che cercano di raccontarvi il mondo, che organizzano eventi, incontri, appuntamenti, che girano video, gag, approfondimenti, documentari, inchieste. No, mi spiace io non mi sento un ladro, quindi parliamo di quello che piace e non piace, accogliamo e ascoltiamo le opinioni e le critiche di tutti. Ma cerchiamo di partire alla pari in un confronto sano di idee e non uno scontro che fa solo del male a tutti.
P.S. I miei si sono separati, ma giuro che la politica non c’entra
Pablo Creti