Sono molte le associazioni che si adoperano per ridare speranze o alleviare sofferenze. A volte è difficile scegliere a chi donare, tutte ci sembrano meritevoli, le cause da sostenere tutte valide.
La cooperativa Baobab*, però, fa un servizio utile e gentile qui da noi. Baobab migliora anche la società in cui viviamo. Come?
Gestendo per esempio un centro di socializzazione aperto a tutti con attività connesse come i pranzi comunitari o l’atelier di cucito: fruito da subito da una diversi bambini con le famiglie residenti insieme a persone provenienti da Eritrea, Sri Lanka, Siria e Afghanistan. Per i migranti organizza i corsi di italiano per genitori (soprattutto mamme) con permesso N/F. Da qualche settimana è cominciato anche il corso per mamme straniere in gravidanza in collaborazione con le levatrici indipendenti.
Baobab, spinge i suoi rami fino a bambini, adolescenti, adulti e anziani, nel centro di psicoterapia e di orientamento psicoterapeutico, anche per migranti. L’associazione fa parte del progetto pilota“ migliorare l’accesso alla psicoterapia alle persone migranti vittime di guerra”, promosso dal Segretariato della migrazione a Berna. Spesso dimentichiamo infatti che chi scappa da certe situazioni, porta spesso con se delle turbe e un fardello di dolore pesante. Alleviare le sofferenze di queste persone, vuol dire anche favorirne l’integrazione. Purtroppo ci sono anche progetti in attesa per mancanza di finanziamenti, come lo sportello giovani.
Insomma, un tentativo di aiutare chi deve inserirsi nel nostro tessuto sociale, un intrecciarsi di viticci e radici che compongono qualcosa di più completo e solido. Un Ticino più solidale che sia però anche più abituato a combattere con gli anticorpi dell’esclusione. Non sappiamo se questo Baobab darà frutti nel futuro, ma siamo ottimisti.
Sappiamo che oggi donare è difficile, ma anche solo pochi franchi possono a fare la differenza. Potrete sostenere il centro di socializzazione a questo indirizzo: www.progettiamo.ch
*Baobab Collabora con SOS TICINO, ABAD (“Progetto Genitori”), le levatrici indipendenti del bellinzonese e con tutti gli enti pubblici che le inviano famiglie in difficoltà (ARP, SMP, SPS, scuole,…). Collabora soprattutto con l’ARP (Autorità Regionale di Protezione) di Biasca e valli, zona molto povera in servizi e con molti giovani privi di aiuti concreti.