Magdalena Martullo-Blocher, quattro miliardi di patrimonio personale – immaginatevi il padre –, ha appena spedito ai suoi compagni di partito e a (molti) imprenditori vicini all’UDC o quantomeno amici di famiglia una polizza di versamento chiedendo sostegno economico per il comitato contrario alla Strategia energetica 2050 in votazione a maggio. E no, non è una battuta. Come non è una battuta il fatto che nella lettera che accompagna la polizza sia scritto che la risposta deve arrivare entro una settimana. Infatti, l’agenzia di comunicazione che si occupa della campagna – casualmente di proprietà dell’ex presidente UDC Toni Brunner, ah gli amici! – deve sapere quanto può spendere.
Questa gran fretta è motivata, stando alla stampa romanda, al fatto che di soldi non ne stanno arrivando. Per ora, i bonifici arrivano a 2 milioni di franchi. Una follia per noi comuni mortali, briciole per i “nemici delle élites” (sì, potete ridere) democentristi.
Pare che alcune risposte arrivate alla signora Martullo-Blocher siano state negative perché ella stessa in fase di raccolta firme affermò che si sarebbe impegnata personalmente anche a livello economico per questa votazione. Ed effettivamente, se una con quattro-dicasi-quattro miliardi di patrimonio ci venisse a chiedere dei finanziamenti col cappello in mano le rideremmo tutti in faccia.
Succede anche questo, nel magico mondo dell’UDC. Quel mondo dove a capo di imperi politici ed economici dicono di essere “contro le élites”, dove lo straniero è il problema numero uno ma EMS-Chemie cerca dagli ingegneri alla manovalanza sui portali di annunci tedeschi, dove i miliardari chiedono qualche soldino.