Inge Crivelli, Duska Passardi, Luca Peppo, Donato Manetti, Mauro Rega, Enrico Ferrari, Mauro Ambrosini. Questi sono i nomi di razzisti che commentano i post del Consigliere Nazionale della Lega ma almeno ci mettono la faccia (forse). Poi c’è la schiera degli squallidi fake. Persone infami e codarde che insultano nascoste da un falso profilo su Facebook. Io detesto questa gente, ma ho comunque un minimo di rispetto per chi, anche avendo delle idee idiote, ha i coraggio di perorarle personalmente:
Un’altra cogliona
Cosa aspettarsi da zecche rosse
Ahaha questo orango, come l’ha chiamata Sgarbi…
In Italia la chiamano Gorillona
Ma quella faccia di merda chi l’ha invitati in Ticino?
Potete godervi queste vette di poesia popolare nelle immagini allegate in fondo all’articolo. Ma di cosa stiamo parlando? Del sogno proibito leghista. La ex ministra italiana Kyenge e il ministro socialista Bertoli insieme. La ministra di origine congolese più odiata dei leghisti lumbard e il ministro più odiato dal leghismo nostrano. Non sembra vero di poterli insultare entrambi.
Dove? Sotto l’immancabile post di Lorenzo Quadri poi, come al solito, preventivamente ritirato, cancellato, rimosso, scegliete voi. E siamo a due in pochi giorni. Prima la bufala sugli immigrati e ora l’incontro tra Cecile Kyenge e il nostro ministro della cultura per la presentazione, alla Biblioteca cantonale, di un libro. Nessun inciucio, nessun disegno, solo pura, mera e semplice letteratura.
Mi rivolgo allora a Inge Crivelli, Duska Passardi, Luca Peppo, Donato Manetti, Mauro Rega, Enrico Ferrari, Mauro Ambrosini, e a tutti gli altri che non riescono a capire che siamo nel ventunesimo secolo:
Ragazzi, trattare le persone in questo modo vi sembra giusto? Persone che non vi hanno fatto nulla, e che voi odiate per procura, perché certi ceffi vi hanno abituati a farlo? Abbiamo idee diverse e diverse concezioni del mondo, a volte sono giuste le vostre, a volte le nostre. Vi sembra normale insultare malamente e con crudeltà qualcuno che ha solo delle idee diverse dalle vostre? D’accordo, possiamo scherzare e a volte fare anche delle battute pesanti, ma nemmeno io, che ho in simpatia Quadri come una lametta di rasoio nell’occhio, gli ho mai dato della scimmia o dello stronzo. C’è un limite civile, e voi lo avete valicato. Ve lo dico perché tante persone sono stufe, e lo dico anche a Lorenzo. Attento, salire a cavallo della tigre è facile, ma è difficile scendere. I fuochi che accendi ti saranno utili, ma rischi di non riuscire a spegnerli e i commenti sotto i tuoi post ne sono la prova. Come ne è la prova il fatto che in pochi giorni hai dovuto rimuovere due contenuti dalla tua bacheca Facebook.
Lorenzo: Inge Crivelli, Duska Passardi, Luca Peppo, Donato Manetti, Mauro Rega, Enrico Ferrari, Mauro Ambrosini, e i fake vigliacchi sono un mostro che tu contribuisci a nutrire e che sono convinto che anche a te fa un po’ paura, anche se non lo dici.
Pensaci bene la prossima volta che posti qualcosa, prova magari a stupirci parlando di politica, delle tue idee costruttive e smettila di attizzare fuochi. Rischiamo di bruciarci tutti.