Molti socialisti saranno caduti dalla sedia alla notizia, riportata da TIO, del passaggio di Cristina Zanini ai Verdi. Ma non solo, la Zanini, perfida e infida, senza avvisare nessuno, si sarebbe pure presa la segreteria. Che a dire il vero, non è proprio una promozione, passare da municipale di Lugano a segretaria dei Verdi. La notizia è apparsa fugacemente per poi sparire subito dopo.
Rassicuriamo i Ticinesi. Non si tratta della Zanini municipale, ma di un caso di omonimia. La Zanini in questione è infatti la cugina della municipale, che ha appunto lo stesso nome. Certo che uno il dubbio poteva farselo venire. Il passaggio di Cristina Zanini, attualmente nella direzione del PS e anche Municipale di Lugano tra le file dei Verdi nel ruolo di segretaria doveva sembrare un attimino improbabile. Lo stesso dubbio dovrebbe venire se un presunto Marco Borradori diventasse segretario del Partito Comunista.
Non ci immaginiamo il cazziatone che si è preso il reo o la rea di cotanto strafalcione, visto che l’articolo è scomparso con la stessa celerità con cui è apparso.
Il Ticino è un ginepraio politico, se non si è esperti o perlomeno attenti è facile perdersi o pungersi coi rami. A volte è meglio avere uno scrupolo in più e verificare prima di scrivere: si evitano figuracce e spaventi improvvisi alla popolazione.