“Mai come oggi il ruolo e il futuro stesso del servizio pubblico radiotelevisivo sono stati in discussione. Nella turbinosa rivoluzione in corso nel mondo dei media, e sotto la pressione di non sempre trasparenti interessi economici e ideologici, vi è chi sarebbe felice di vedere scomparire il servizio pubblico, nonostante il suo ruolo cruciale per la coesione nazionale e per il futuro della nostra democrazia”, così inizia il comunicato di presentazione della neonata associazione “Amici della RSI – Per un servizio pubblico radiotelevisivo forte e indipendente”.
Un gruppo di persone “sensibili alla sorte del servizio pubblico” e “preoccupate per il futuro della democrazia” si è trovato – con primi firmatari Mauro Baranzini, Aixa Andreetta, Marco Bertoli, Curzio De Gottardi, Sebastiano Martinoli e Amalia Mirante – per dar vita a un’associazione il cui scopo è sostenere ciò che è un bene indispensabile per tutta la Svizzera italiana: il servizio pubblico e l’esistenza stessa della RSI.
I primi passi di questa Associazione sono l’Assemblea di Fondazione prevista presso l’USI il 30 maggio alle 18:30 e il lancio di un appello, che vi invitiamo a firmare cliccando qui, a favore “di un servizio pubblico forte e indipendente.” Visti i recenti problemi per la lingua italiana emersi con la sentenza del Tf di ieri riguardo all’insegnamento delle lingue in canton Grigioni, il sostegno alla RSI è anche da interpretare come sostegno all’importanza della lingua per noi italofoni.
Per ulteriori informazioni è disponibile l’indirizzo mail info@amicirsi.ch.