In questo ballottaggio il cui esito non era scontato solo per Marcello Foa – a proposito, complimentoni! –, contavano soprattutto le proporzioni della vittoria di Emmanuel Macron: il 65,5% di cui è accreditato il candidato di En Marche! alle 20:45 spiega più delle tante, troppe parole spese in queste ultime due settimane l’animo ancora profondamente repubblicano della Francia.
Su due temi, questa sera, avrebbero potuto spingere i lepenisti: l’astensione e lo score della candidata del Front National. Naufragio in arrivo: l’astensione è stata solo del 4% più alta rispetto al ballottaggio del 2002 tra Jacques Chirac e Le Pen padre, mentre il non raggiungere neanche il 35% è per Marine Le Pen una secca, bruciante sconfitta. E le schede bianche, tanto minacciate dai seguaci di Mélenchon? Uno scarso 8,8%.
Da domani tutti contro tutti, le Legislative di giugno sono dietro l’angolo. Ma oggi la Francia ha saputo unirsi per il bene supremo: la République. Popolo batte populismo, appunto.