Ormai siamo abituati dalle tiritere di Gobbi e da “stime” della Confederazione a immaginarci orde di profughi che vogliono sbocconcellare la nostra svizzera come una casetta di marzapane.
Il ministro leghista non perde occasione di inneggiare alla sicurezza, lui ci protegge da frontalieri, ‘ndranghetisti, mafiosi, profughi e anche dal raffreddore, suvvia. A fargli eco tanti personaggi dell’estrema destra, dall’UDC alla Lega.
Ieri siamo venuti a sapere che nel centro di accoglienza e passaggio di Rancate, che ha disponibili 150 posti letto, c’erano 2 persone. Lo stato maggiore cantonale della migrazione dà le cifre. Quelle non si possono taroccare, e la conclusione coraggiosa è la seguente, per usare degli eufemismi, “non c’è un cacchio di nessuno”, non sta bene. Dunque: “questi dati indicano un incremento non significativo del centro rispetto ai mesi passati.
Questa è l’invasione estiva. In 2 sono arrivati. Poi però siamo onesti, bisogna guardare la media, prendiamo il mese di maggio: 18 al giorno. Ah, e questi non è che restano in Ticino, eh! Sono quasi tutti di passaggio.
Allora possiamo continuamente ostinarci a gridare al lupo, ma il lupo non c’è. Speriamo che Gobbi e Quadri non rimangano a corto di capri espiatori, rischiano fortemente di mettere in evidenza l’altrimenti inutilità della loro esistenza.