I giornalisti, una volta raccolte le informazioni sulle verdure marce vendute come prima scelta, o sulle condizioni di lavoro senza regole, avrebbero dovuto chiedere a Crotta di mettersi in riga, pena la diffusione della storia. Ho letto anche questo fra i commenti più recenti di questa triste vicenda. Giornalisti estorsori. Ecco cosa siamo. Oppure ne approfittiamo perché possediamo ditte che ora riforniscono i supermercati con le loro verdure. Ho letto anche questo. Il Rubicone è varcato. Impera la bufala letta su Facebook o condivisa in chat. È gratis, comoda e succosa. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio dove nel servizio pubblico e nel privato si fa ancora del giornalismo vero, libero, indipendente, scomodo. Ma se si scoperchia il marciume e qualcuno si ritrova a dover chiudere o pagarne le conseguenze, la colpa è irrimediabilmente della stampa. Incredibile. I fatti non interessano più. Il prossimo passo sarà bruciare i tribunali perché sono inutili, anzi dannosi. Meritiamo il peggio.
Antonio Civile