Claudio Baglioni cantava disperato “passerotto non andare via, senza i tuoi capricci che farò…”.
E la tristezza malinconica del cantautore romano ci pervade al solo pensiero che Donatello Poggi possa dar seguito ai suoi preannunciati intenti: lasciare la Svizzera.
Di essere condannato per razzismo lui non può accettarlo. Passino le lontane vicende giudiziarie per diffamazione e minaccia, ma discriminazione razziale proprio no. Ci preoccupa pensarlo all’estero, costretto all’esilio in un lontano paese. Dove ancora non lo conoscono e dove rischia di riproporre le sue spericolate performances politiche; quelle che hanno allietato il Ticino per un trentennio.