L’incapacità di avere una linea decisionale all’interno della dirigenza leghista, dei colonnelli, o dei capoccioni, come volete chiamarli, è abbastanza evidente e spesso si manifesta anche in questioni non di primo piano ma comunque importanti. È Adriano Venuti, membro della direzione del PS, che con un suo post mette in luce un’incongruenza non da poco.
Che la Lega sia sempre stata nemika della kultura con la “k” lo si sapeva, anche se si è sempre avuta l’impressione che fosse più un gioco per turlupinare i suoi elettori meno colti. Così famosa fu la battaglia contro il “museo delle carabattole” il museo etnografico di Lugano, con una collezione unica in Europa, o il LAC, prima che si capisse quale miniera d’oro poteva essere.
Ma leggiamo il post di Venuti, che ha la memoria lunga:
…”Non ho capito. Il Finzi Pasca ci va bene o non ci va bene?
MoL 2014: “Dunque domani in Consiglio comunale di Lugano la Lega si opporrà al credito di 750 mila Fr per Finzi Pasca, cominciando a chiedere il rinvio della trattanda. Se il credito passerà lo stesso, non si esclude il lancio di un referendum”.
MoL 2017: “Ma, specialmente dopo le polemiche sui finanziamenti ricevuti dalla compagnia da parte del comune di Lugano, quali sono le cifre quando si parla di soldi? […] Interessante il ritorno economico per il Ticino: il 50% di questo budget [3’4 milioni di franchi] infatti viene investito nel Cantone, ad esempio per le scenografie, i materiali e le pubblicazioni”.
La cosa ridicola è che questa gente non fa nemmeno caso a quello che aveva scritto, detto o votato uno o due anni prima. C’è chi dice che solo gli stolti non cambiano idea. Ci sono invece degli stolti che l’idea la cambiano spesso, a sproposito e senza criterio logico.

