“Ti ricordi di quando lo abbiamo ammazzato?!
No, non parlo di via D’Amelio, Paolo lo abbiamo ammazzato prima di quel 19 Luglio di venticinque anni fa.
Quella domenica a pranzo quando vedendolo al TG commmentammo di come lui e quell’altro magistrato vivevano di manie di protagonismo.
Quella volta che festeggiamo perché nostro fratello aveva trovato lavoro grazie a zù Tano che aveva messo una buona parola con il capo cantiere.
O di quella volta dentro la cabina elettorale.
Oppure quel pomeriggio di Marzo quando quel gruppo di piccciotti venne a bussare alla saracinesca del nostro negozio.
Ricordi di quell’altra volta che facemmo finta di niente, voltandoci dall’altra parte?!
Come quando ospitammo gli amici tuoi che venivano da Milano, continuavamo a ripetergli che era normale, ci si abitua a certe cose ma in fondo Dio ci aveva ripagato con un mare fantastico.
Io provo a ricordare, ma sono troppe e non riesco a contarle tutte.
Pensavo a lui oggi, come ogni anno, da domani però, se capita, ammazziamolo di nuovo.
Mica dipende da noi…”
Dal blog “Utòpia – Time to Think”