Cari amici di Facebook,
vi chiederei 2 minuti per leggere questa mia mail. Non si tratta di un fake, in fondo troverete anche il mio numero di telefono e mail personale per informazioni e ev verifiche.
Sono stato recentemente in Siria per una serie di servizi giornalistici. A Homs, in uno dei quartieri fantasma, ho conosciuto la famiglia Jabbour , che potete vedere in fotografia sul balcone della loro casa semi distrutta. Sono tornati lì da poco, erano dovuti scappare nel 2012 in seguito ai feroci combattimenti tra i ribelli e le forze governative.
Un carro armato bruciato e distrutto proprio sotto casa, abitazioni sventrate, macerie: malgrado questo panorama spettrale, Essam, Norma e i figli Firas e Victoria, hanno deciso di ritornare a vivere lì, cercando di rendere di nuovo abitabile la loro casa. Sono ormai gli unici abitanti di quella strada. Un’alternativa alla vita da profughi. Finora sono riusciti a restaurare due stanze, ma come potete vedere c’è ancora molto da fare. Possiamo rendere la casa abitabile e sicura (diverse pareti sono pericolanti) con una serie di lavori e soprattutto materiale che ovviamente costano. Abbiamo stilato un preventivo di circa 6500 franchi. Mi rivolgo dunque a voi per dare una mano a questa famiglia che malgrado la situazione estrema, ci aveva accolti con simpatia e calore.
Se qualcuno (a) di chi mi legge volesse dare una mano a Essam, Norma, Firas (frequenta la scuola media) e Victoria (liceale) può contattarmi via Messenger, mail (boboantonini@gmail.com), telefono +41792404593. Indicherò le modalità di versamento e naturalmente il tutto sarà gestito con la massima trasparenza.
Roberto Antonini