Possiamo essere pessimisti e vedere sempre il buio oltre la siepe, oppure essere ottimisti ed accettare dei fatti che in fondo raccontano più di qualche centinaio di pazzi con le svastiche tatuate.
I fatti raccontano dei 2 milioni di persone all’insediamento di Barack Obama e dei poco più di 750’000 a quella di Donald Trump.
I fatti parlano di 3 milioni di voti in più di Hillary Clinton, che ha perso per il meccanismo dei grandi elettori, ma quei 3 milioni pesano.
I fatti parlano dei 3 milioni di persone che hanno letto il tweet di Barack Obama che citava Mandela in merito all’assassinio di Charlottesville. 3 milioni: il tweet più visto in tutta la storia del social. Twitter, il regno di the Donald.
I numeri a volte contano, e raccontano di un America che con un curioso sistema di voto ha premiato chi di voti ne aveva presi meno. Ecco, io penso che questo voglia dire qualcosa.
Penso ci siano milioni di americani che non solo hanno letto il tweet di Obama, ma che lo rimpiangono e penso anche che molti di quelli che hanno votato Trump ora si pentono. E penso che allora a Charlottesville non c’erano solo suprematisti ma anche persone che dicevano: Charlottesville è la mia città e quelli non ce li voglio.
Penso che ci sia un’altra America, composta sia da democratici che da repubblicani, ma anche di gente di sinistra che aveva votato Bernie Sanders. E spero che questa America rimanga ben sveglia e vigile e che sappia rialzarsi dalla barbarie in cui The Donald l’ha fatta scivolare.