A volte è stancante parlare di Quadri, ma quando un Consigliere Nazionale continua a gettare fango e fumo nella discussione politica, qualche distinguo va fatto.
Cercando come al solito di sviare l’attenzione dei cittadini, Quadri, statistiche alla mano fa notare quante siano le serpi col doppio passaporto in Ticino. Lo fa, e con un esercizio di logica tutto suo, e ascrive a questo motivo la scarsa affluenza alle urne. In poche parole, insinua che la gente vota poco perché è pieno di doppiogiochisti a cui non frega niente della Svizzera.
Ma questi ticinesi, secondo Quadri di serie B, sono persone che pagano le tasse, fanno la spesa alla Coop. Non si trasformano in vampiri o in licantropi di notte per succhiare il sangue ad anemici Consiglieri Nazionali. Sono impegnati in politica, votano muoiono e piangono proprio come lui.
Amano la Svizzera, ma hanno i parenti a Crotone, a Marsiglia, a Monaco o a Milano. Questo non li rende traditori più di quanto lo sia uno che prende soldi da una lobby.
I commenti sui post di Quadri, eliminata la claque della sua pagina, ormai composta solo da fedelissimi visto che ha bannato l’universo mondo, si sprecano. Da chi ritiene che Quadri sia rimasto deluso da una calda e ambrata cittadina della vicina penisola, a chi si chiede a quando una statistica di politici insulsi, a chi si domanda, giustamente, quanto siano piuttosto ostaggio i politici di consigli di amministrazione, lobby o gruppi di potere. E chi fa notare che più di un milione di svizzeri all’estero hanno il doppio passaporto.
Alla fine, quella di Quadri e dei suoi accoliti sembra la solita bolla di sapone creata dal nulla, sul nulla e per nulla, perché alla fine, gratta gratta, sotto Quadri rimane proprio solo quello: il nulla.