Oggi è Matteo Pronzini a sollevare una questione che GAS aveva già posto due mesi fa. E cioé, l’opportunita, per Perugini, di gestire l’inchiesta che coinvolge Caverzasio, capogruppo leghista in Gran Consiglio. Scrive TIO, parafrasando Pronzini:
“il procuratore pubblico Antonio Perugini è nelle condizioni di esercitare in modo indipendente la proprio funzione? Perché Perugini, sottolinea Pronzini, sta indagando sul capogruppo leghista. E sempre Perugini è candidato alla carica di Procuratore Generale. Insomma, deve indagare su qualcuno che poi deciderà se eleggerlo oppure no. Si tratta, ci dice, di una pura questione di opportunità.”
Stessa cosa dicevamo noi molto tempo fa:
“Ci chiediamo dunque una cosa: è opportuno che a gestire un’inchiesta così sensibile sia Perugini? Ricordiamo che proprio Perugini è in lizza per la sostituzione del Capo Procuratore John Noseda. Daniele Caverzasio è il capogruppo del partito di maggioranza relativa in Parlamento, Parlamento che, come da suo mandato, deve designare il Capo Procuratore del Canton Ticino. È corretto dire che la serenità di giudizio potrebbe venire meno?”
Insomma, praticamente la stessa cosa, ma come al solito finché non si rompono le scatole, tutti fanno orecchio da mercante. E noi siamo qui apposta, per non lasciare cadere le cose, per reiterare le domande, per continuare a volere chiarimenti. Terminiamo perciò con le stesse parole di quell’articolo del 29 luglio:
La gente, tutta, mica solo in Ticino ha voglia di trasparenza, di pulizia e di etica. Parole che sembrano scomparse per magia dal nostro Parlamento.