Superate sembrano le proteste, invero abbastanza pretestuose, sullo stipendio di Sindaco e municipali a Bellinzona, la direzione presa dal Municipio stesso sembra, in questi primi mesi di nuova gestione, orientata decisamente verso il benessere dei dipendenti, e questo non può che fare piacere.
Dopo la scelta della cassa pensione per i dipendenti comunali, in cui sono stati coinvolti i lavoratori e i sindacati, con una procedura trasparente come se ne vedono purtroppo poche, oggi Bellinzona sembra voler intraprendere un passo che le fa onore, soprattutto in periodo di crisi. Un salario minimo di 4’000 franchi.
In risposta a un interpellanza di Alessandro Lucchini, (Unità di Sinistra e Verdi), l’esecutivo, guidato dal sindaco Mario Branda, ha risposto rassicurando Lucchini, la Sinistra e i Verdi. Già oggi i dipendenti del comune godono di una buona situazione. Infatti il loro stipendio iniziale nella prima classe è di 3’870 franchi mensili su 12 mensilità, superiore addirittura a quello dei dipendenti cantonali che è di 3’384 franchi mensili su 12 mensilità.
Il Municipio constata anche che ad oggi sono veramente pochi e con attività limitate i salariati con uno stipendio al di sotto dei 4’000 mensili.
L’esecutivo sta comunque valutando di alzare a 4’000 franchi il minimo salariale dei suoi dipendenti.
Un bel segnale, come dicevamo, a fronte di un apparato statale cantonale che, nella sua ala borghese, continua a frenare un’applicazione in tal senso e la creazione di un salario minimo a livello cantonale. Bellinzona si profila sempre più come una città che ha intenzioni serie e virtuose.
Che dire: 4’000 al mese si può, se si vuole.